1450? - Nascita presunta di Jacopo de' Barbari (detto anche Jacopo di
Barberino), secondo la maggior parte degli scrittori. La data proviene
dal calcolo dell'età, desunta approssimativamente dal
documento della pensione concessagli nel 1512 per via della
sua "debilitation e viellesse". Nel ritratto seicentesco del Fennitzer,
che lo effigia sotto il nome di Jacob Walch, nella serie dei
"Pittori norimberghesi", appare una data 1436, che è stata
interpretata come sua data di nascita (SERVOLINI, 46).
1490 - L'lmperatore Massimiliano manda da Norimberga a Buda un messaggio
recato da un suo musicante, Jacopo Barbiria. La regina Beatrice ne fa
grandi elogi (DE HEVESY, 10). Considerato che nel 1500 troveremo De Barbari
al servizio dello stesso principe, non è improbabile che questo
musicista sia lo stesso pittore presente fin dall'età giovanile in
territorio tedesco. Che Jacobo fosse musicista sarebbe comunque provato
da documenti del suo soggiorno a Zuytburg (SERVOLINI, 35). L'ipotesi della
presenza in Germania prima del 1490 è sostenuta autorevolmente
dal MORELLI (1886, 143).
1494 - Dürer incontra a Venezia il de' Barbari, secondo quanto si deduce
dalla famosa lettera del 7 Feb. 1506 al Pirckheimer: "Quello che mi piacque
tanto undici anni fa non mi piace più... Devi sapere anche che qui ci
sono molti pittori più abili che non sia da noi Maestro Jacopo, anche
se Antonio Kolb continua a giurare che non ve ne siano di migliori..."
(THAUSING, 6). La notizia va posta in connessione con la frase dello stesso
Dürer, nella prefazione della sua "Teoria delle Proporzioni" (manoscritto
del British Museum): "Non trovo nessuno che abbia scritto sui canoni delle
proporzioni umane, salvo un uomo di nome Jacopo, nato a Venezia e
prezioso pittore... Pure, allora ero giovane e non avevo sentito parlare di
queste cose..." (CONWAY, 165). Evidentemente l'incontro del Dürer col
de' Barbari, se non prima nella stessa Norimberga, avviene a Venezia nel 1494.
1500 - 8 Aprile, Norimberga. L'Imperatore Massimiliano assume al suo servizio per un anno con lo
stipendio di 100 fiorini il pittore Jacopo de' Barbari, come ritrattista e miniatore
(ZIMMERMANN, 1).
1500 - 15 Aprile, Norimberga. Pagamento di 24 fiorini a Jacopo "Wellische Maler"
per acquistare un cavallo (ZIMMERMANN, 1).
1500 - 6 Novembre, Norimberga. Anticipo di 25 fiorini a Jacopo sulla sua provvigione (ZIMMERMANN, 1).
1502 c. - Prima del Marzo 1502, Jacopo indirizza a Federico il Saggio, duca
di Sassonia, una lettera sulla "Eccellenza della pittura" (KIRN, 130).
1503 - Wittemberg. È impiegato nella costruzione del castello del granduca
di Sassonia, con una paga annua di 100 fiorini. Durante i lavori del castello
incontra Dürer, Cranach e Wolgemuth. Risulta vivente a Wittemberg, Torgau,
Lochau, Naumburg e Weimar (GURLITT, 1895, 113).
1504 - 29 Febbraio, Augusta. Liquidazione di conti fra l'Imperatore Massimiliano,
Antonio Kolb e Jacopo de' Barbari. Toccano 200 fiorini a Kolb e 254 fiorini a
Jacopo (ZIMMERMANN, 1). Il documento è importantissimo, perché
accerta la comunità di lavoro tra il Kolb e Jacopo già nell'anno
1500, cioè appena finita la famosa Pianta prospettica di Venezia. È
quindi una prova indiretta della partecipazione del de' Barbari alla grande
impresa. Sul lavoro fatto dal Kolb insieme a de' Barbari per l'Imperatore non si
hanno notizie. Forse si era progettata una "Germania illustrata" per
Massimiliano, e il de' Barbari ne preparava le tavole, avendo il Kolb
ancora una volta come Editore (DE HEVESY, 23). Secondo il SERVOLINI (55),
l'attività dei due soci si manifesterebbe in stampe del tipo dei due
Trionfi, attribuiti a J. (KRISTELLER, 31, 32). A parte, peraltro, la incertezza
della attribuzione, la identificazione è assai dubbiosa, e viene da altri
messa in relazione semmai con decorazioni più tarde, nel castello Zuytburg
(HIND, V, 1941).
1504 - 10-17 Agosto. Visita di Dürer a Norimberga, con la moglie. In quella
occasione rivede il de' Barbari (SERVOLINI, 60).
1505 - Wittemberg. Nell'archivio di Weimar, si conserva la ricevuta di de' Barbari
(Meister Jacob der Weylische Maler) per 70 fiorini, a saldo del suo avere dopo
3 anni di collaborazione alla decorazione del castello (GURLITT, 113).
1506 - 7 Febbraio, Venezia. Lettera di Dürer a Pirckheimer, con accenno a
Jacopo de' Barbari (v. sopra, alla data 1494).
1507 - Jacopo è probabilmente a Heidelberg. Nell'inventario del Castello
sono citati i ritratti della Duchessa e Duca di Meklemburg (HIND, V, 141). Il
ritratto di Enrico il Pacifico è stato ritrovato a Berlino ed è
ora al Mauritshuis, all'Aia (SERVOLINI, 146).
1508 - Jacopo è probabilmente alla corte di Gioacchino di Brandemburgo,
a Francoforte sull'Oder. In quell'anno firma e data il ritratto di Alberto di
Brandemburgo (DE HEVESY, 1932, 208).
1509 - Ritorna in patria Filippo di Borgogna, dalla missione a Roma, e rinnova
la decorazione del suo castello di Suytburg. Tra gli artisti, sono ricordati il
Mabuse e Jacopo de' Barbari (DE HEVESY, 11). È discussa la data
dell'inizio della attività del de' Barbari, posta da alcuni nel 1509, e
da altri solo verso il 1515, secondo un'altra interpretazione del testo del
biografo di Filippo di Borgogna, il Noviomagus (PRINSEN, 42) . Propendiamo per
la prima interpretazione, anche perché già nel 1510 troviamo de'
Barbari al servizio della sorella di Filippo, la Granduchessa Margherita
d'Austria, reggente d'Olanda.
1511 - 28 Gennaio, Malines. Dono di 25 lire per i servizi avuti e per aiutarlo
dopo la malattia, da parte dell'arciduchessa Margherita (DE HEVESY, 35 e segg.).
1511 - 27 Febbraio, Malines. Dono di 66 lire e 16 soldi per le vesti, fatto
dall'arciduchessa Margherita (DE HEVESY, 35 e segg.).
1511 - 3 Marzo, Malines. Dono a "notre bien amè valet de chambre et
paintre maistre Jacques de Barbary" della somma di 170 lire e 8 soldi. Il dono
si riferisce ad una serie di anticipi del tesoriere dell'arciduchessa, lo
spagnuolo Diego Flores, avvenuti fra l'Agosto 1510 e il Gennaio 1511, a Bruxelles,
Anversa e Malines. Nella ricevuta, firmata da Jacopo e contrassegnata col
"caduceo" si legge che gli anticipi furono destinati a pagare l'alloggio,
il medico, un baule, una veste, e persino il testamento (DE HEVESY, 35 e segg.).
1511 - 25 Luglio, Bruxelles. Enrico conte di Nassau chiede all'arciduchessa la
chiave della stanza di Jacopo a Malines, per ricuperarne i pennelli e i colori,
e portarglieli a Bruxelles, dove giace malato.
1511 - 1 Marzo, Malines. Concessione di una pensione di 100 lire a Jacopo, per
la sua infermità e vecchiezza (DE HEVESY, 35 e segg.).
1516 - Malines. Nell'inventario dei beni dell'arciduchessa Margherita conservato
nell'archivio di Lilla, si nominano opere del "feu Maitre Jacopo de Barbary".
La morte va quindi posta fra il 1512 e il 1516 (LE GLAY, 479). Nell'inventario e
in uno successivo del 1524, si menzionano varie opere, ritratti, miniature, intagli,
del de' Barbari, dispersi con l'eredità della Arciduchessa (SERVOLINI, 71).
1521 - 7 giugno, Malines. Dürer visita la collezione dell'arciduchessa e le chiede
di donargli il quaderno di schizzi di Jacopo de' Barbari: ma Margherita lo aveva
già promesso al Van Orley (VETH e MÜLLER, 84).
1525 c. - Il Michiel vede in casa del cardinal Grimani "opere de Jacopo de
Barberino veneziano, che andò in Alemagna e Borgogna, et presa quella
maniera fece molte cose..." (J. MORELLI, 197).